GUCCIFEST è l’evento voluto da Alessandro Michele che spariglia le carte della comunicazione e tocca l’individuo nel profondo. Siamo universi complessi che cercano contatti. Accettando la nostra diversità, aprendo le porte all’altro, attraverso il dono della gentilezza finalmente diventiamo esseri sociali, migliori, al di là delle convenzioni. Sorge, anzi si consolida il forte sospetto, adesso, che Alessandro Michele non faccia comunicazione per vendere ma che attraverso le vendite finanzi la sua urgenza di arrivare al prossimo, di cambiare le cose.
Prosegue nella sua pervicace volontà di guidare un pensiero nuovo che riunisce pochi ma essenziali capisaldi: l’accettazione, l’autodeterminazione, l’ambiente, la protezione del patrimonio artistico del mondo, la fantasia come strumento di felicità e non di fuga, la Libertà, dei ragazzi, degli adulti, dei vecchi. Senza infingimenti usa il lusso per scardinare gli schemi e riunire gli individui non più divisi dalla barriera economica perchè lo stile GUCCI esiste già, basta esprimere liberamente se stessi.
E quindi il FAKE viene superato da invenzioni sempre nuove, frutto dell’osservazione della Realtà. I contesti metropolitani vengono assorbiti e restituiti all’esterno dopo averli accostati alla Bellezza. in ogni luogo c’è Bellezza.
Uno skater in una metropoli, una coda alla posta, una ragazza dai lineamenti decisissimi allo specchio, una persona dal genere indefinito e forse per questo ancora più centrato nel “vero”: tutto questo avvicinato all’Arte, alla contemplazione, alla musica, alla sperimentazione e al classico ha il potente effetto di liberarci attraverso dei suggerimenti, sempre gentili… perchè la gentilezza, la condivisione è sempre il sottotitolo a questa lingua originale. Quella di GUCCI secondo Alessandro Michele
Abbiamo scelto l’Episodio 6, un inno alla speranza di darci, di incoraggiarci, di comprenderci; ma sono tutti splendidi, immaginifici, poetici ed emozionanti.
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