Anello Cabochon Lalique Light Blue
SKU: 6530200Anello Cabochon Lalique Light Blue 1 cristallo: 18 grammi
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Accedi o registratil’Anello Cabochon Lalique Light Blue fa parte della nuova collezione di gioielli in cristallo Lalique. Questo anello dona luminosità ai gesti e spicca per la semplicità ed eleganza delle forme. Piacevoli da indossare rappresentano per la perfezione del design il continuo interesse per l’innovazione mantenendo ben salda la tradizione storica di Lalique.
Decisamente intramontabile, questo anello minimalista è diventato un oggetto iconico. Accessorio elegante e femminile per eccellenza, il Cabochon incarna il savoir-faire della Maison Lalique. Questo cabochon di cristallo svela un disegno del 1931 di René Lalique, “inventore della gioielleria moderna”.
La collezione Cabochon, e Anello Cabochon Lalique Light Blue , grazie alla varietà dei colori offre la possibilità di indossare bellezza in ogni occasione della giornata
La Storia di Lalique
René Jules Lalique nacque ad Aÿ-Champagne il 6 aprile del 1860. Affascinato dall’arte orafa fin dalla sua infanzia, decise di dedicarsi totalmente all’oreficeria.
È affiancando il gioielliere Louis Aucoc – figlio d’arte che nel 1877 acquistò l’azienda parigina Lobjois per poi mutarla in La Maison Aucoc – che René potette formare la sua carriera. Ad Aucoc, infatti, va il merito di avergli insegnato le tecniche orafe, trasmettendogli anche un elevato gusto estetico alimentato dalla corrente artistica Art Nouveau. Dopo l’apprendistato con il maestro, René Lalique frequentò la Scuola d’Arti decorative di Parigi seguendo i corsi di disegno e modellato. Nel 1978 il suo cammino lavorativo proseguì in Inghilterra, terra che lo ospitò per circa due anni.
Il successo dei gioielli realizzati da Lalique risiede nella loro ispirazione, ossia nella bellezza della natura e nel fascino delle nudità femminili, tratti tipici dell’Art Nouveau. Il suoi monili si distinsero per la varietà di materiali utilizzati. Con il vetro, il corno, gli smalti e l’avorio, riuscì a modellare meravigliosi insetti. La sua fama, assieme ad Antonin Daum – figlio dell’imprenditore Jean Daum – ed Emile Gallé accrebbe grazie all’Esposizione Universale tenutasi a Parigi nel 1900.
Nel suo complesso percorso, sicuramente generoso di ingegno, Lalique ci ha lasciato bijou raffiguranti femme-fleu, sirene, meduse, pavoni, cigni, farfalle, api – le ali degli insetti erano realizzate con la tecnica del “plique-à-jour- , cigni, temi wagneriani. Le sue erano opere nobili, come lo dimostra il diadema a forma di orchidea in avorio, corno e piccolo topazio al centro, conservata al Museo Calouste Gulbenkian di Lisbona. Il monile diventa la chiave di lettura per inscrivere la padronanza tecnica di René Lalique nell’arte dell’oreficeria.